È costituito da 11 incunabuli; circa 600 cinquecentine; 85 manoscritti; numerosi esemplari a stampa che vanno dal 1600 fino alla prima metà del 1800, percorrendo tutto il periodo storico che è stato definito dell’“antico regime tipografico”. Notevoli le edizioni aldine, o ancora quelle uscite dalle stamperie Peter Schöffer, Giunta, Giolito de’ Ferrari (queste solo per citarne alcune).
Questo fondo proviene dalle varie residenze che i Francescani hanno avuto nel corso del tempo in Lecce e da alcune Biblioteche conventuali della Provincia religiosa.
La storia della sua formazione è tanto più importante quanto più mette in luce il ruolo storico di polo di attrazione che la Biblioteca ha svolto e continua ancora oggi a svolgere per questo prezioso materiale all’interno della Provincia dei Frati Minori di Lecce. La “R. Caracciolo” difatti, grazie alla lungimiranza dei suoi frati, recupera questi volumi dai fondi librari o dalle Biblioteche dei conventi circonvicini.
Il Fondo Antico si caratterizza essenzialmente come fondo a carattere religioso, specializzato nell’area degli studi teologico-morali. Si trovano opere di filosofia, storia del francescanesimo, teologia dommatica, morale, patrologia, storia ecclesiastica, diritto canonico, ecc.
La preziosità oggettiva di tale materiale risalta ancor di più, se si tiene conto del fatto che qui sono conservati i testi originali, in edizione critica e non, delle opere dei grandi dottori francescani medievali, ma anche più in generale delle opere dei grandi Padri della Chiesa.
Il fondo antico è reso noto grazie anche ad un progetto portato avanti dal Polo dell’Università di Lecce tramite il S.I.B.A. (Sistema Informatico Biblioteche Ateneo), impegnato a creare una rete bibliografica che rientra nel progetto nazionale di Censimento delle opere del XVI secolo, curato direttamente dall’Istituto Centrale del Catalogo Unico (ICCU).
La catalogazione on-line di questo materiale è in fase di completamento e viene costantemente incrementata.